Key Note di Apertura
Carlo Alberto Nucci – Università di Bologna
Le Smart Grid sono considerate uno dei principali fattori abilitanti per l’implementazione del paradigma Smart City. D’altra parte, il concetto di Smart City non può essere disaccoppiato da quello di neutralità climatica (o carbonica). A tale concetto, infatti, è dedicata una delle cinque missioni UE di Horizon Europe, di cui la presente keynote si propone di illustrare brevemente. Che l’emergenza climatica debba essere affrontata nelle città è ormai generalmente accettato: esse coprono circa il 3% del suolo del pianeta, ma producono oltre il 70% di tutte le emissioni globali di gas serra. Le città stanno crescendo rapidamente; in Europa si stima che entro il 2050 quasi l’85% degli europei vivrà nelle città. Le città sono anche il “laboratorio” in cui convivono e si intersecano le strategie di decarbonizzazione dell’energia, dei trasporti, dell’edilizia e anche dell’industria e dell’agricoltura. La densità delle infrastrutture e il loro utilizzo è maggiore nelle città, quindi vi è anche un maggiore potenziale di integrazione intersettoriale per lo sviluppo di infrastrutture complesse come le Smart Grid. Inoltre, edifici/case intelligenti, distretti intelligenti e comunità energetiche hanno ancora un potenziale non sfruttato in termini di riduzione delle emissioni di carbonio e allo stesso tempo per ottenere una domanda energetica complessivamente più flessibile, che questa keynote intende illustrare. La seconda parte della keynote affronterà il potenziale che le comunità energetiche hanno per realizzare la transizione energetica. Prima verrà affrontato il caso dell’autoconsumo collettivo, quindi verrà trattato il caso più generale di una comunità energetica. Verranno forniti esempi per entrambi i casi, facendo riferimento alle indicazioni EU RED II e alla recente legislazione italiana in materia.
Relatori
Valentina Albanese – Università di Bologna
La lezione si focalizza sulle tecnologie di sorveglianza implementate per monitorare Il contagio del virus Covid-19 con riflessioni più ampie sulla governmentalità urbana che, sempre più, usa la sorveglianza digitale come strumento per il controllo e per la raccolta di dati personali. In particolare, il sistema digitale di tracciamento degli spostamenti ha sortito diverse questioni relative al biopotere che esercita, al data justice e al progredire del capitalismo della sorveglianza.
Ignacio Alcalde – City Focus
In un mondo in rapido e permanente cambiamento, la società e le città stanno attraversando interessanti trasformazioni accentuate dalla pandemia di COVID-19. Il concetto di città intelligente che le aziende tecnologiche stavano guidando è ora percepito come insufficiente. Dove stanno andando le città dopo la pandemia? Come ridefinire il concetto di Urban Intelligence?
Giuseppe Borruso – Università di Trieste
Il concetto di Smart City è stato dominante nel dibattito scientifico, politico e tecnologico degli ultimi due decenni, raccogliendo pensieri e aspettative sull’impatto della tecnologia su un’evoluzione rivoluzionaria della città. Da un insieme di strumenti applicati alla città, la Smart City oggi ha ancora caratteri e definizioni incerte. Il webinar è un omaggio provocatorio alla città, come una delle più importanti impronte umane sulla Terra, capace di reinventarsi rinnovandosi nonostante gli attributi che di volta in volta le vengono affibbiati. Si ripercorrerà la breve storia del concetto di Smart City, evidenziandone i principali caratteri, gli obiettivi, le contraddizioni e le soluzioni, cercando di ipotizzare le possibili soluzioni e l’evoluzione della città negli anni a venire.
Muriel Cabianca – CRS4
La società moderna produce enormi quantità di dati che devono essere raccolti, utilizzati e rielaborati al fine di poter produrre informazioni utili nel contesto cittadino. La lezione verterà sulla descrizione di una piattaforma dedicata alla gestione dei dati prodotti nell’ambito delle Smart City, e di come sia necessario dotarsi di strumenti simili per poter gestire in maniera efficace le moli di informazioni che vengono prodotte. Si andrà ad analizzare l’intera catena di gestione del dato, dalla sua acquisizione alla sua elaborazione, passando per tutte le fasi intermedie e analizzando le varie tecnologie che animano il percorso.
Marco Cadinu – Università di Cagliari
Una città medievale di nuova fondazione come Cagliari, nata dal 1215 in poi su di un sito di plurimillenaria frequentazione, deve essere studiata e osservata con riguardo alle sue strutture urbanistiche e alle sue stratificazioni territoriali. L’obiettivo della lezione è quindi quello di spiegare come la collina del quartiere Castello e delle sue appendici si ponga in relazione sia con le strutture idro-orografiche al contorno, sia con il complesso lagunare e costiero sede di attività e di approdi nei secoli, sia con elementi delle precedenti città.
Maurizio Carta – Università di Palermo
Nelle città vive una popolazione che aspira a migliorare la propria vita attraverso la conoscenza, l’essere interconnessi, l’impegno per l’adattamento climatico, l’utilizzo della potenza creativa e del riciclo per ridurre lo spreco di suolo e rispondere al bisogno di salute e felicità. Davanti a queste domande della nostra vita, numerose città posseggono le chiavi per aprire le porte del diverso presente per entrare nel futuro possibile, sostenibile, creativo, giusto e solidale. Io le chiamo “Città Aumentate” del Neoantropocene, una nuova era in cui l’umanità torni a prendersi cura dello spazio urbano e delle persone, torni a generare bellezza, torni alleata della natura.
Carlino Casari – CRS4
La lezione ha l’obiettivo di fornire un insieme di elementi volti a circoscrivere il concetto di pianificazione nel contesto urbano, con un focus più specifico sul mondo dei trasporti. Verranno delineati i flussi informativi nella costruzione degli scenari di pianificazione e introdotte le componenti tecnologiche che intervengono nelle diverse fasi. Verrà poi proposto un caso d’uso concreto sul tema della smart mobility.
Wendy Y. Chen – Università di Hong Kong
Diversi vantaggi delle foreste urbane sono stati ampiamente riconosciuti, come la rimozione degli inquinanti atmosferici e la gestione delle acque piovane. Vengono utilizzate prove empiriche pertinenti per supportare la pianificazione delle foreste urbane e le iniziative per la loro realizzazione. Tuttavia, è stata posta molta meno enfasi sui benefici per la salute pubblica, che è più significativo per gli esseri umani durante e dopo la pandemia. Il webinar si propone di spiegare il legame tra le foreste urbane e la salute pubblica, evidenziando diversi aspetti che possono aiutare a pensare come garantire la salute pubblica dagli alberi e dalle foreste urbane.
Gianmarco Chiri – Università di Cagliari
La crisi pandemica ha accelerato alcuni processi di modificazione delle relazioni e delle interazioni umane e, conseguentemente, degli spazi abitati. Tuttavia, nonostante la drammaticità dell’evento esso non è stato sufficientemente ‘catastrofico’ da spingere verso una modificazione radicale del paesaggio urbano come alcuni teorici provano a prefigurare. In altre parole lo spazio del vivere pubblico delle città dimostra una straordinaria resilienza che può (e deve) essere supportata in favore di un più sano rapporto con la tecnologia del nostro presente.
Gianluca Cighetti – SSG Group
La recente Pandemia ha visto esplodere in tutta la loro complessità e contraddittorietà i problemi (ma che per alcuni si sono trasformati in opportunità) di viabilità, inquinamento e vivibilità delle Città, occupando, in combinata con l’evoluzione pandemica, spazi e agende di molti Policy Maker oltre che di autorevoli “Think Tanks”. La logistica urbana è stata vista in un primo momento come elemento fondamentale per assicurare “approvvigionamenti” ad un popolazione in “confinamento” ma in un secondo, con l’allentarsi delle restrizioni, è diventa un elemento irrinunciabile al vivere nel “new normal”. Oggetto della presentazione è quindi l’analisi di quanto la Pandemia ha inciso nel cambiare e accelerare il “consumo” di logistica urbana, e di come il fenomeno debba essere capito e pensato per tentare di portare soluzioni “sostenibili” sia per le aziende del settore sia per l’utenza, ma anche per l’ambiente.
Ester Cois – Università di Cagliari
La “stabilizzazione dell’emergenza”, che ancora esprime la sua coda lunga sul finire del 2021, ha gradualmente assegnato un carattere di “nuove consuetudini” a comportamenti inizialmente eccezionali, indotti dalla crisi epidemiologica, attraverso l’apprendimento generalizzato delle norme del distanziamento sociale (divieto di assembramenti, contingentamento della capienza dei mezzi e degli edifici pubblici), dell’utilizzo dei presidi sanitari su base di routine (obbligo di mascherina e igienizzazione delle mani) e della successiva necessità di dotarsi di una documentazione formale attestante il proprio stato di salute per controllare l’accesso a luoghi d’uso collettivo (green pass). Questo contributo mira a offrire alcuni elementi di riflessione sulla plausibile ipostatizzazione di alcune delle pratiche di risignificazione del diritto (e del dovere) alla città nella “nuova normalità” evocata, ma non ancora assestata, della vita urbana post-pandemica, a partire dalla micro-fisica delle interazioni sociali che proprio nella città trovano il palinsesto principale.
Federico Cugurullo – Trinity College di Dublino
L’innovazione tecnologica rimodella costantemente la materialità e la meccanica dei progetti di smart-city. Recentemente, l’innovazione nell’intelligenza artificiale (AI) sotto forma di auto a guida autonoma, robot e cervelli cittadini, ha spinto la cosiddetta città intelligente a trasformarsi in una creatura urbana autonoma in gran parte sconosciuta. In questo filone emergente dell’urbanistica intelligente, entità artificialmente intelligenti stanno sottraendo la gestione dei servizi urbani e la governance urbana dall’azione umana, operando in modo autonomo sulla città. In questa presentazione esploreremo, in teoria e in pratica, come lo sviluppo dell’IA si interseca con lo sviluppo della città.
Stefano De Falco – Università di Napoli
Da alcuni decenni ormai il concetto di Smart City è divenuto sempre più definito e circoscritto e la narrazione descrittiva sui paradigmi generali di trasformazione digitale delle città si è maggiormente delineata in termini quantitativi e progettuali. Sebbene la Smart City oggi rivesta ancora in parte caratteri e definizioni incerte, sono ravvisabili progetti di smart city di emblematico valore applicativo. Il presente webinar, sulla scorta di esperienze sul campo degli autori, ambisce a illustrare, pertanto, una metodologia basata su step sequenziali relativi sia alle fasi di progetto che di esercizio di una Smart City considerando la prospettiva “citizens/users driven”. La riflessione sulla dicotomia di approcci bottom up e top down completa la trattazione.
Gianfranco Fancello – Università di Cagliari
La lezione sarà indirizzata verso nuovi concetti di paradigma di accessibilità riguardanti i sistemi di mobilità urbana (sistemi di trasporto tradizionali e innovativi) durante la pandemia di Covid 19.
Giulia Fiorentino – Università di Napoli
Da alcuni decenni ormai il concetto di Smart City è divenuto sempre più definito e circoscritto e la narrazione descrittiva sui paradigmi generali di trasformazione digitale delle città si è maggiormente delineata in termini quantitativi e progettuali. Sebbene la Smart City oggi rivesta ancora in parte caratteri e definizioni incerte, sono ravvisabili progetti di smart city di emblematico valore applicativo. Il presente webinar, sulla scorta di esperienze sul campo degli autori, ambisce a illustrare, pertanto, una metodologia basata su step sequenziali relativi sia alle fasi di progetto che di esercizio di una Smart City considerando la prospettiva “citizens/users driven”. La riflessione sulla dicotomia di approcci bottom up e top down completa la trattazione.
Ferdinando Fornara – Università di Cagliari
Il seminario verterà sul supporto del know-how sviluppato nell’ambito della Psicologia Ambientale per la pianificazione e la progettazione di spazi urbani, finalizzate all’implementazione della Smart City. In particolare, si evidenzierà la necessità di ascoltare le voci di chi vive e opera un determinato contesto urbano, secondo l’approccio del “design centrato sull’utente”. Verranno quindi presentati metodi e strumenti utili per rilevare le valutazioni degli utenti, sottolineando l’importanza dell’affidabilità dei dati e della loro traduzione in linee guida adeguate per urbanisti e architetti. Tale percorso procedurale è coerente con l’approccio “evidence based design” e dovrebbe contribuire a migliorare la qualità degli interventi negli spazi urbani, attraverso la soddisfazione dei bisogni e delle aspettative degli utenti.
Julia Girardi-Hoog – Università di Vienna
In qualità di principale fornitore di alloggi sociali in Europa, Vienna Housing è stata fortemente messa alla prova dalla pandemia di Coronavirus. Parallelamente alla pandemia, sono sfide important il cambiamento climatico, l’urbanizzazione, il cambiamento demografico, ecc. Durante il webinar verranno presentati alcuni approcci intelligenti e innovativi a queste sfide.
Luciano Guglielmi – AICA
Quando si parla di “smart cities” il pensiero corre a due cose: servizi efficienti alla portata di tutti e miglioramento della qualità della vita. Per ottenere questi due obiettivi occorre però avere una infrastruttura (intesa sia come disponibilità di risorse che di connessione adeguata) che sia abilitante e quindi efficiente, flessibile e diffusa. Il Cloud e le tecnologie di trasmissione dati hanno il compito di facilitare il raggiungimento di questi obiettivi, abbattendo barriere di ingresso all’uso dei servizi e quindi riducendo sensibilmente il “digital divide” sociale ed economico.
Marijn Janssen – TU Delft
I dati sono la materia prima per creare valore nelle applicazioni del paradigma della smart city. Queste applicazioni si basano su dati che non sono solo grandi, aperti e collegati, ma vari, dinamici e trasmessi in streaming ad alta velocità in tempo reale. La governance dei dati, dunque, è necessaria per garantire la disponibilità e la qualità dei dati da utilizzare nella costruzione delle smart city. In questa lezione verranno discussi i concetti di governance dei dati. Nello specifico si affronterà il collegamento dei dati, le infrastrutture dati e la governance degli open data.
Dina Kamal Shehayeb – Università del Nilo
Il webinar cerca di portare in primo piano la dimensione umana in questo ecosistema di dati e decisioni in rapida crescita basato sulla tecnologia. Sulla base della connettività, i limiti sembrano infiniti. Eppure, alcune domande persistono. Come viene concettualizzata la dimensione umana in questo schema? A chi fanno riferimento i valori e lo stile di vita? Dove si trova il luogo del controllo? Le Smart Cities sono uno strumento o una misura?
Andrea Lanuzza – Gruppo CAP
Così come parlare di sostenibilità non può ridursi al solo parlare di ambiente senza tenere in considerazione la fitta trama di correlazioni tra esso, società ed economia, allo stesso modo parlare di sostenibilità digitale non vuol dire limitarsi a parlare di sola tecnologia. Vuol dire, piuttosto, riflettere su come essa – nel complesso contesto di quella trasformazione digitale che non si limita ad impattare sul come facciamo le cose ma ne rivoluziona il senso – ridefinisca i processi e i percorsi di cambiamento facendo della tecnologia uno strumento attivo di sostenibilità, utile – anzi, indispensabile – per perseguire gli obiettivi di Agenda 2030. La trasformazione, che, come Gruppo CAP, ci ha portato alla sfida dell’economia circolare, non riguarda solo la tecnologia e il digitale, ma è un cambiamento culturale che coinvolge tutta l’organizzazione e gli attori della filiera. La valorizzazione dei nostri depuratori è al centro di questa sfida che tuttavia non potrebbe essere affrontata senza creare sinergie e processi di simbiosi industriale sul territorio.
Massimiliano Mandarini – Politecnico di Milano
L’intervento vuole indagare sui nuovi modelli di Luoghi Urbani e Rurali in cui la natura, la tecnologia e le attività umane generano comunità creative e sostenibili, a misura d’uomo e di pianeta come nuovo Paradigma di rigenerazione urbana, dove vivere e lavorare in modalità ibrida e circolare per Comunità Eco-intelligenti con al centro l’essere umano in nuovi ecosistemi a misura di Pianeta.
Ezio Micelli – Università IUAV Venezia
Il contributo considera il percorso di innovazione che il settore delle costruzioni deve intraprendere alla luce dei nuovi obiettivi di sostenibilità e circolarità delle economie. Il tema dell’efficienza del settore e dei suoi processi produttivi è considerato alla luce della necessità di una crescita contaminazione con la manifattura grazie al contributo della digitalizzazione dei processi.
Monica Morazzoni – IULM Milano
Il presente contributo indaga come i grandi eventi sportivi possono veicolare le azioni di rigenerazione urbana attraverso smart solutions, operazioni di restyling, smart building e di partecipazione sociale per mezzo di una programmazione culturale ed educativa complementare a quella sportiva. Per lo studio di caso nell’ambito dei mega-eventi sportivi sarà presa in analisi la città di Milano in vista delle Olimpiadi Invernali 2026.
Mario Mureddu – Università di Cagliari
L’ampia disponibilità di fonti energetiche rinnovabili e i recenti progressi tecnologici nell’IoT, l’intelligenza artificiale e la blockchain cambieranno il modo in cui l’energia verrà prodotta e distribuita. L’attuale approccio alla distribuzione dell’energia elettrica, che vede le società private fungere da intermediari tra i grandi centri di produzione e gli utenti finali, sarà superato dalla creazione di mercati energetici e comunità locali, attraverso i quali gli utenti potranno scambiare liberamente energia con i loro vicini, evitando costi di intermediazione e consumando energia pulita a km zero. Ciò consentirà idealmente di raggiungere una situazione in cui vi sia un uso diffuso dell’energia prodotta localmente, che può essere idealmente condivisa tra le comunità locali secondo i precetti della sharing economy. Questo seminario illustrerà lo stato attuale della ricerca nel campo della energy sharing economy abilitata alla blockchain e fornirà brevemente un esempio di una tecnologia sviluppata presso l’Università di Cagliari.
Sara Paiva – Politecnico di Viana do Castelo
Questa lezione si concentrerà sulla mobilità intelligente nelle città intelligenti, principalmente da una prospettiva di ricerca. Gli argomenti affronteranno i principali problemi, principi e servizi della mobilità intelligente. Verranno inoltre discusse le principali tendenze e la necessità di ridurre le emissioni di CO2 nei prossimi anni. Verranno infine presentati alcuni casi studio di progetti di ricerca in corso.
Maria Paradiso – Università di Napoli
Gli studi urbani pandemici e post-pandemia si riferiscono principalmente a questioni statiche, ovvero al rinnovamento del tessuto urbano e alle questioni della distanza fisica per evitare il contagio. Passeggiando per le strade delle nostre città può saltare all’occhio che i nuovi mezzi di trasporto, tech e silenziosi, stiano andando ad affiancarsi ai mezzi tipici della mobilità urbana tradizionale, dominata da automobili e mezzi privati. L’innovazione non è solo tecnologica ma anche concettuale dal momento che monopattini elettrici ed e-bike si sono inseriti nel modello di mobilità condivisa e nel tessuto urbano. Il sistema di sharing mobility è ambizioso, dal momento che si propone come strumento per mitigare l’uso privato dell’automobile in favore di una causa comune e più grande, volta a ripensare al rapporto tra noi stessi e i luoghi che percorriamo quotidianamente: le nostre città. Discuterò nella lezione i temi dell’innovazione urbana territoriale e personale intorno al caso della mobilità intelligente individuale. Vorrei coinvolgere gli studenti in una riflessione che faccia comprendere questo argomento sulla base del caso di Milano. Prima della mia lezione, gli studenti sono gentilmente invitati a raccogliere foto e dati sulle loro città sul tema degli e-scooter (monopattini) e scrivere una pagina sull’argomento. Mostrerò i loro dati nel caso forniscano informazioni aggiuntive interessanti, arricchendo la discussione comune.
Stefano Pili – Sotacarbo
La crisi economica e sociale generata dalla pandemia ha generato diversi effetti tra cui l’aumento delle spese e il numero di nuclei familiari in condizioni di povertà energetica. Una delle azioni principali per contrastare questo fenomeno è il miglioramento dell’efficienza delle unità immobiliari che grazie alle opportunità offerte dal Recovery Plan possono essere effettuate anche con investimenti minimi. Come caso studio verrà presentato il progetto AUREE (Abaco Urbano Energetico degli Edifici) la cui finalità è lo sviluppo e la sperimentazione di uno strumento di supporto ai processi di efficientamento energetico e recupero del patrimonio edilizio urbano basato su un portale (Web – GIS, GeoBlog).
Eleonora Riva Sanseverino – Università di Palermo
La lezione offre una panoramica completa sul programma Horizon Europe. Verranno poi introdotti alcuni elementi alla base del concetto di resilienza nel contesto urbano e quali sono le sfide della trasformazione urbana. Si illustrerà poi brevemente una soluzione innovativa per le transazioni peer-to-peer basata su blockchain ed applicata al contesto energetico.
Graziella Roccella – Planet Smart City
Un quartiere intelligente, nell’era post pandemica, è un quartiere dove i residenti (sia Insider che Outsider) possono trovare e utilizzare soluzioni innovative per favorire lo sviluppo della comunità. Sistemi di irrigazione intelligente, sistemi di misurazione, rilevatori di allagamenti e incendi sono alcuni esempi di soluzioni in grado di ridurre i consumi di energia e acqua e contribuire alla reattività in caso di shock e stress. A livello comunitario, spazi condivisi come una cucina sociale, un’area fitness e stazioni di Co-working all’interno del complesso residenziale possono aiutare i cittadini a vivere in modo migliore e più sostenibile.
Jacopo Torriti – Università di Reading
Quando tutti consumiamo elettricità allo stesso tempo, i fornitori di energia devono attivare vecchie centrali elettriche che comportano eccessive emissioni di gas serra e alti costi di sistema. Spostare i tempi della domanda di energia elettrica è fondamentale per il bilanciamento della rete quando i consumi sono elevati e quando si registrano cali di offerta da fonti rinnovabili. Tuttavia, poco si conosce della misura con cui i prezzi e le nuove tecnologie consentiranno un livello più elevato di flessibilità sul lato della domanda. In questa lezione inaugurale, Jacopo Torriti presenta una ricerca sui tempi della domanda di energia elettrica, sui picchi, sulle attività delle persone e sulla flessibilità della domanda.
Marco Zacchigna – IBM
Partendo da esperienze reali sul tema dalla mobilità assistita e/o smart (il progetto di ricerca finanziata CLASS, collaborazioni tra aziende nella Milano Smart City Alliance e nel Joint Research Lab con il Politecnico di Milano), verranno illustrate sia le risultanze che gli aspetti metodologici e di governance, allargando la prospettiva sulla smart city e sui smart district .
Giovanna Zavettieri – Università di Roma “Tor Vergata”
Il presente contributo indaga come i grandi eventi sportivi possono veicolare le azioni di rigenerazione urbana attraverso smart solutions, operazioni di restyling, smart building e di partecipazione sociale per mezzo di una programmazione culturale ed educativa complementare a quella sportiva. Per lo studio di caso nell’ambito dei mega-eventi sportivi sarà presa in analisi la città di Milano in vista delle Olimpiadi Invernali 2026.
Direttore Scientifico della Scuola
Luigi Mundula
luigimundula@unica.it
Coordinamento Organizzativo
Mara Ladu
Alessandro Sebastiano Carrus
tomorrows.cities.school@gmail.com